La tenuta di Suvignano in Toscana, confiscata alla mafia e restituita ai toscani, apre le sue porte sabato 18 settembre con un evento istituzionale che riporta al centro il tema della legalità e della lotta alle mafie.
Quella di Suvignano è una storia simbolo: è il bene più grande del centro e nord Italia confiscato nel 1983 per mano di Giovanni Falcone. Dopo un lungo iter burocratico, è oggi gestito da Ente Terre Regionali Toscane su incarico della Regione Toscana e rappresenta attualmente un luogo dove iniziative sociali, agricole e turistiche di qualità generano ricchezza sociale e ambientale.
All’iniziativa del 18 settembre saranno presenti Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefano Ciuoffo (Assessore Regione Toscana), Gabriele Berni (Sindaco di Monteroni d’Arbia), Davide Ricci (Sindaco di Murlo) e altri rappresentanti istituzionali.
La giornata inizierà con la passeggiata “L’anello di Suvignano: il percorso della legalità incontra la via Francigena“, lungo l’itinerario turistico alternativo che tocca Suvignano a partire dalla via Francigena, a cura del CAI – Club Alpino Italiano (Sezione di Siena) in collaborazione con i Comuni di Murlo e Monteroni d’Arbia.
La seconda parte della giornata sarà dedicata alla storia di Suvignano e alla promozione della cultura della legalità con un “talk” che avrà come ospiti Wikipedro (Youtuber e content creator) e Bernard Dika (Consigliere del Presidente della Regione Toscana per le Politiche Giovanili e l’Innovazione).
L’evento è promosso da Regione Toscana e dai Comuni di Monteroni d’Arbia e di Murlo e organizzato da Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con Ente Terre Regionali Toscane.