In Toscana la bellezza è ovunque. Ma il paesaggio, per quanto incantevole sia, non è solo uno scorcio suggestivo e poetico riconducibile a un’immagine da cartolina. È piuttosto una conformazione economica e sociale che si declina (e trasforma) nel rapporto costante tra uomo e natura.
È questa, in sintesi, la definizione condivisa che si legge anche sulla Convenzione europea del paesaggio che, prima di essere adottata dal Consiglio d’Europa, è stata sottoscritta (forse non a caso) proprio a Firenze, a Palazzo Vecchio, nell’ottobre 2000.
Un ulteriore riconoscimento internazionale all’eccellenza paesaggistica della Toscana arriva dalla FAO, che per la prima volta ha inserito l’Italia nel rapporto biennale sulle foreste.
Merito della Toscana e della sua gestione del patrimonio paesaggistico che ha tenuto conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Un tema, questo, emerso durante il convegno “Dalla pianificazione
alla gestione partecipata del paesaggio”, organizzato il 26 ottobre 2018 (Educatorio Fuligno, a Firenze) dall’Osservatorio regionale del paesaggio in collaborazione col Garante regionale dell’informazione e della partecipazione.
E così la Toscana, forte della sua naturale eleganza, si spinge oltre l’immaginario dotandosi di leggi (come la 65 del 2014) e di strumenti (dal Pit, ovvero il Piano d’indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico, all’Osservatorio), facendo scuola a livello internazionale.
Fondazione Sistema Toscana, oltre ad essere stato partner organizzativo dell’evento, offre sostegno alla strategia complessiva della Regione per rilanciare i temi del paesaggio e garantisce supporto comunicativo all’Osservatorio per la valorizzazione del patrimonio ambientale e delle politiche paesaggistiche.
Un percorso che si è concretizzato anche con la pubblicazione on-line del sito dell’Osservatorio regionale e, prossimamente, con il sito dedicato al paesaggio.